LA SITUAZIONE


L’inquinamento dell’aria esterna provoca ogni anno circa 400.000 morti premature in Europa secondo i dati della Commissione Europea. In più, è anche causa di malattie gravi per milioni di Europei. Una morte prematura dovuta all’inquinamento atmosferico equivale a una perdita media di dieci anni di vita. Perciò, 4 milioni di anni-vita vengono persi ogni anno nella CE (Comunità Europea) a seguito dell’inquinamento dell’aria. I costi sanitari e socio-economici ammontano approssimativamente a 500 miliardi di euro all’anno.

La figura 1 mostra gli anni di vita persi nella CE a causa dell’inquinamento da polveri sottili. Prima della morte le persone soffrono spesso di gravi patologie per molti anni. Questo significa che la perdita di anni di vita in salute è molto più elevata del numero di anni di vita persi. In aggiunta ai danni alla salute possono verificarsi danni alle coltivazioni, all’ambiente naturale, agli edifici, ecc. L’inquinamento atmosferico rappresenta quindi il problema ambientale più costoso nella CE. L’inquinamento da combustione domestica del legno provoca ogni anno circa 60.000 morti premature nella CE secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Il numero di anni di vita in salute persi è pari a circa 1 milione all’anno. I costi socio-economici associati si stimano in quasi 75 miliardi di euro all’anno.

In Danimarca l’inquinamento atmosferico da polveri sottili è il problema più dannoso per la salute e causa circa 4.000 morti premature e 3-4 milioni di giornate di malattia ogni anno. I costi sanitari associati sono pari a circa 5,5 miliardi di euro all’anno. Le sorgenti danesi di inquinamento contribuiscono a circa il 25% dell’inquinamento da particolato sottile mentre il 75% dell’inquinamento proviene dai confini esterni e dai trasporti internazionali.

La stima della Commissione Europea è per lo più basata sull’inquinamento da particolato sottile (e da ozono a livello del suolo, che causa meno danni). In questa stima di assume che tutte le polveri sono ugualmente dannose indipendentemente dalla loro composizione chimica. Dunque, l’inquinamento dalla combustione di legna in Danimarca contribuisce per il 50% ai danni sanitari per un costo totale di circa 800 milioni di euro all’anno. Questo rende la combustione di legna il problema ambientale più costoso in Danimarca che produce danni alle persone in misura molto maggiore del particolato fine da traffico veicolare locale.

In aggiunta, recenti ricerche indicano che le particelle di fuliggine provenienti tra l’altro dalla combustione legnosa sembrano essere più dannose del particolato inorganico che si forma in atmosfera a partire da ammoniaca, solfati e ossidi di azoto. Inoltre, la combustione di legna è una fonte importante di molti altri inquinanti tossici. Perciò l’inquinamento atmosferico da combustione di legna può risultare molto più dannoso di quanto delineato sopra

Figura 1 - Numero di anni vita persi nella CE per inquinamento da particolato fine
 Fonte: Agenzia Europea per l'Ambiente, 2013

La combustione di legna è diversa dalle altre forme di inquinamento, in quanto l'inquinamento dell'aria può passare direttamente dalla stufa o dal caminetto all'aria interna. Questo può causare all'interno dell'abitazione un livello elevato di inquinamento da particelle ultrafini di fuliggine in periodi dell'anno in cui la gente trascorre la maggior parte del tempo al chiuso con scarso ricambio d'aria. Questi danni alla salute non sono inclusi tra quelli già descritti sopra.

A differenza di altre fonti di inquinamento, le emissioni di particolato da combustione di legna sono aumentate pesantemente negli ultimi 25-30 anni.
Gli apparecchi a legna moderni possono inquinare molto meno di quelli vecchi, ma il tasso di sostituzione è basso e il consumo di legna è aumentato considerevolmente poichè non ci sono forme di tassazione sulla legna, cosa che rende il suo utilizzo economicamente conveniente rispetto ad altre fonti di riscaldamento.
Fino a settembre 2016 non sono stati presi provvedimenti politici per ridurre significativamente l'inquinamento da combustione di legna in Danimarca. Per contro, la decisione di contrastare le caldaie a gasolio e a metano può aumentare il ricorso alla legna e il conseguente inquinamento.

Una mancata azione politica in questo senso è presumibilmente legata ad una mancanza di conoscenza dell'inquinamento da combustione di legna tra i decisori politici e tra il pubblico. Perciò, è stato deciso di scrivere la presente pubblicazione circa l'inquinamento da combustione di legna e gli impatti associati sulla salute e sul clima, le varie soluzioni tecniche, nonchè le decisioni politiche necessarie per implementare le soluzioni. L'attenzione è rivolta sia alle azioni locali che possono essere prese dalle associazioni dei cittadini sia sul cambio di comportamento a livello dell'utente che può ridurre localmente l'inquinamento da combustione di legna indipendentemente da qualunque decisione politica.



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