INQUINANTI

Il fumo della combustione di legna contiene sostanze pericolose per la salute che si generano per combustione incompleta. Gli inquinanti più importanti sono descritti in questa sezione. Comunque, la combustione di legna può contribuire significativamente alle emissioni di composti organici volatili (VOC), monossidi di carbonio (CO) ed anche alcuni metalli pesanti.

Metodi di misura
Per misurare gli inquinanti nel fumo e quindi determinare i fattori di emissione per la combustione a scala domestica è molto importante riconoscere il fatto che gli inquinanti chiave come il particolato possono formarsi per la prima volta quando il fumo si raffredda nell'aria circostante.Quindi, è necessario diluire e raffreddare il fumo fino a 25-30°C per includere il grosso del particolato nelle misure. Le misure direttamente nella colonna di fumo ad alte temperature senza diluizione e raffreddamento, come ancora si eseguono in molti stati membri, sottostimeranno significativamente la formazione di particolato e non possono essere utilizzate per stimare le emissioni. La sottostima può essere anche di 10 volte. Le norme norvegesi NS 3058-1 e 3058-2 indicano come tali misure di emissione dovrebbero essere fatte. Inoltre, è importante realizzare che le emissioni nel caso reale sono spesso molte volte più elevate che nelle condizioni ideali di prova. I fattori di emissione dovrebbero sempre essere specificati per unità di energia (joule) o per unità standard di carburante (kg di legna secca).

Particolato fine
Il particolato fine (PM2.5) è costituito di particelle con un diametro inferiore a 2,5 micrometri. Il particolato fine è misurato in unità di massa, spesso in microgrammi per metro cubo (ug/m3). Il particolato fine del fumo di legna costituisce circa il 65% delle emissioni totali di particolato in Danimarca. Di questo, circa il 70% deriva da stufe a legna mentre il 30% dalle caldaie a legna. Il particolato fine ha un tempo di vita molto lungo ed è quindi trasportato su lunghe distanze. Perciò, la maggior parte dell'inquinamento da particolato fine in Danimarca origina da altri paesi, come d'altro canto la maggior parte delle emissioni di particolato danesi sono esportate e causano danni sanitari all'estero. In aree residenziali con un elevato uso di legna per riscaldamento, le concentrazioni di particolato fine possono raggiungere gli stessi livelli che presentano le strade più inquinate durante le ore di punta. Patologie e mortalità causate dall'inquinamento atmosferico sono spesso conteggiate sulla base delle concentrazioni di particolato fine.

Particolato da fuliggine
La fuliggine è costituita da particelle organiche a base di carbonio elementare. Le particelle di fuliggine sono una parte del particolato fine emesso nei processi di combustione; come per il particolato fine, sono misurate in unità di massa (ug/m3). La fuliggine da fumo di legna rappresenta il 55% delle emissioni totali di fuliggine in Danimarca. Anch'essa ha un tempo di vita prolungato in atmosfera ed è quindi trasportata su lunghe distanze finendo per depositarsi fino sui ghiacci interni dell'Artico. Studi recenti mostrano che le particelle di fuliggine sembrano essere più pericolose per la salute del particolato inorganico e sono una delle più importanti cause del cambiamento climatico indotto dalle attività umane nonchè della fusione dei ghiacci dell'Artico.



Particolato ultrafine
Il particolato ultrafine (PM0.1) è costituito da particelle di diametro inferiore a 0,1 micrometri (um), cioè meno di 100 nanometri (nm). Il particolato ultrafine è misurato (contato) in numero, ad esempio numero di particelle per cm3. Nessuna indagine ufficiale è stata condotta sul particolato ultrafine da combustione di legna in aree residenziali. In ogni caso, misure effettuate dal Consiglio Danese per l'Ecologia come parte del progetto Clean Heat all'interno di EU LIFE mostrano emissioni estreme dai camini e che vaste aree residenziali sono pesantemente inquinate da particolato ultrafine da combustione di legna. Inoltre, l'inquinamento dentro casa da particolato ultrafine può anch'esso risultare pesante.

Composti catramosi
I composti catramosi (IPA: idrocarburi policiclici aromatici) sono un gruppo di sostanze organiche contenenti anelli aromatici policiclici. I composti catramosi da combustione legnosa coprono approssimativamente l'80% delle emissioni totali in Danimarca. In particolare il composto benzo(a)pirene è di interesse in quanto la sostanza è cancerogena a dosi molto basse. In aree residenziali dove la combustione legnosa è frequente le concentrazioni di composti catramosi sono più elevate di quanto si rileva sulle strade più inquinate nelle grandi città. I composti catramosi nel fumo di legna si ritrovano sia come gas che legati al particolato. In questo secondo caso possono aumentare la loro tossicità.

Diossine
Le diossine sono un gruppo di sostanze organiche per lo più policlorurate. Le diossine dal fumo di legna rappresentano circa il 60% delle emissioni totali in Danimarca. Le diossine sono uno dei gruppi di sostanze più dannose e possono essere cancerogene, interferenti endocrini, tossiche per la riproduzione e dannose per il sistema immunitario. Inoltre, l'accumulo di diossine nella catena alimentare può causare danni gravi all'ambiente naturale ed aumentare l'assunzione personale di diossine tossiche attraverso il cibo.

Odori
La maggior parte dei reclami per la combustione legnosa nei comuni è legata agli odori. L'odore è causato da sostanze organiche volatili non combuste che si trovano nel fumo assieme al particolato, ai composti catramosi e alle diossine. Non c'è una definizione di odore priva di ambiguità poichè tali fastidi sono per lo più soggettivi. L'odore è primariamente un problema estetico e non dannoso di per sè. Tuttavia, l'odore può essere un chiaro indicatore che il fumo di legna è presente in concentrazioni pericolose.



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