In figura 4a e 4b si mostrano le emissioni rispettivamente di particolato fine e di fuliggine per l'Italia nel 2015 e nel 2030 ripartite per settori chiave. Le stime di emissioni per il 2030 includono riduzioni legate a normative già approvate e allo sviluppo tecnologico e strutturale. Tuttavia, si nota come la combustione domestica (di cui quella delle biomasse legnose rappresenta più del 99%) è destinata a rimanere anche nel 2030 di gran lunga la prima fonte di emissioni di particolato fine, mentre per la fuliggine è persino destinata ad aumentare considerevolmente nel 2030 sorpassando l'emissione da trasporti.
Di qui, la necessità di ulteriori azioni politiche per ridurre le emissioni italiane da combustione di legna.
Figura 4a - Emissioni di particolato fine per l'Italia.
Figura 4b - Emissioni di fuliggine per l'Italia.
Emissioni nella CE-27
In tabella 2 si possono trovare le stime di emissioni di particolato fine e di fuliggine per la CE a 27 membri e per alcuni stati membri. La combustione domestica nella CE significa sostanzialmente combustione a legna. Tuttavia, in alcuni Paesi dell'Europa dell'Est carbone, lignite e coke si bruciano ancora in quantità importanti. Dalla tabella si evince come la combustione domestica rappresenti una fonte di emissioni dominante nell'intera CE e in molti stati membri.
In assenza di azioni ulteriori, la combustione della legna resterà la fonte dominante di emissioni anche nel 2030. Quindi, c'è un urgenza di ulteriori azioni politiche per minimizzare l'inquinamento da combustione domestica nella CE.
Tabella 2 - Stime di emissioni di particolato fine e fuliggine.
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